Calcolo dell’impronta di carbonio

Grazie al progetto ACIL “Azione Concrete, Impronte Leggere”, co-finanziato dall’Agenzia Italiana per la Cooperazione allo Sviluppo (AICS), CVCS ha calcolato l’impronta di carbonio della propria sede situata in via Bellinzona 4, a Gorizia.

Oltre a CVCS, al progetto hanno partecipato, per la provincia di Gorizia, anche altri tre enti territoriali: la Mediateca di Gorizia, la Biblioteca Statale Isontina e il Comune di Turriaco. A questi si è aggiunta la scuola secondaria di secondo grado D’Annunzio, che ha a sua volta effettuato il calcolo delle proprie emissioni.

Questo progetto non solo ha permesso di misurare l’impatto ambientale delle nostre attività quotidiane come ufficio, ma ha anche gettato le basi per strategie di riduzione delle emissioni e comportamenti più sostenibili, attraverso un percorso di Design thinking che produrrà un Transitional Parthway da cui partire per un futuro migliore; CVCS, ad esempio, ha iniziato la ristrutturazione e riqualificazione energetica della propria sede.

Cos’è l’impronta di carbonio? L’impronta di carbonio (carbon footprint) misura la quantità di emissioni di gas serra generate dalle attività umane, che siano di un individuo, un’azienda, un ente pubblico o una città. Questo indicatore ci permette di comprendere quanto contribuiamo al riscaldamento globale causato dalle attività antropiche.

Per stimare l’impronta di carbonio, è stato utilizzato un software sviluppato dall’azienda Rete Clima, appositamente progettato per questo progetto. I dati raccolti fanno riferimento al 2023 e includono vari aspetti dell’attività dell’ufficio:

– Consumi energetici: analisi delle bollette di elettricità, metano e acqua.

– Acquisti: monitoraggio dei beni e materiali consumati.

– Mobilità casa-lavoro: chilometri percorsi dai dipendenti con mezzi privati e pubblici.

– Rifiuti: pesatura e classificazione per un mese delle diverse tipologie.

– Alimentazione in ufficio: valutazione dei pasti consumati.

– Viaggi di lavoro: calcolo dei chilometri percorsi, soprattutto in aereo.

– Comunicazione: numero di email inviate e contenuti pubblicati sui social media.

L’impronta di carbonio complessiva della sede CVCS è risultata pari a 32.089,59 kgCO2eq/anno, con la seguente suddivisione:

– Viaggi di lavoro (50%): principalmente in aereo, necessari per i progetti attivi in Costa d’Avorio, Burkina Faso e Bolivia.

– Mobilità casa-lavoro (27%)

– Consumi energetici e ristorazione (8% ciascuno

– Beni consumabili (4%)

– Comunicazione (2,5%)

– Rifiuti (0,1%)

Per dare un’idea delle dimensioni dell’impronta, 1 tonnellata di CO2 equivale a:

– 4.484 km in auto o 9.190 km in aereo per passeggero (es. 15 voli Milano-Roma o 2 Milano-Dubai).

– 13.940 km in treno o 52.630 email inviate.

– Produzione di 14 smartphone o 11.110 bottigliette in PET.

– 312 pasti completi con carne rossa o 1.660 pasti vegani.

Per fare un esempio, un albero delle Prealpi o della pianura Padana può assorbire circa 515 kg di CO2 nel corso di 30 anni di vita.

5 X 1000 2024

Donare è semplice, ecco come fare:

SE PRESENTI IL MODELLO 730 O REDDITI
1) Compila la scheda sul modello 730 o Redditi (ex Unico);
2) Firma nel riquadro “Scelta per la destinazione del cinque per mille dell’IRPEF” nella sezione
“SOSTEGNO DEGLI ENTI DEL TERZO SETTORE ISCRITTI NEL RUNTS DI CUI ALL’ART. 46, C. 1, DEL D.LGS. 3 LUGLIO 2017, N. 117, COMPRESE LE COOPERATIVE SOCIALI ED ESCLUSE LE IMPRESE SOCIALI COSTITUITE IN FORMA DI SOCIETA’, NONCHE’ SOSTEGNO DELLE ONLUS ISCRITTE ALL’ANAGRAFE”;
3) Indica nel riquadro il codice fiscale di CVCS: 91000280312.

SE PRESENTI LA DICHIARAZIONE PRECOMPILATA
Ricordati di selezionare la prima riga di destinazione del 5 per 1000 “Sostegno delle organizzazioni non lucrative di utilità sociale” e inserire il codice fiscale di CVCS 91000280312.

PUOI DONARE IL TUO 5X1000 ANCHE SE NON SEI TENUTO A PRESENTARE LA DICHIARAZIONE DEI REDDITI
1) Compila la scheda fornita insieme al CU dal tuo datore di lavoro o dall’ente erogatore della pensione firmando nel riquadro indicato come “SOSTEGNO DEGLI ENTI DEL TERZO SETTORE ISCRITTI NEL RUNTS DI CUI ALL’ART. 46, C. 1, DEL D.LGS. 3 LUGLIO 2017, N. 117, COMPRESE LE COOPERATIVE SOCIALI ED ESCLUSE LE IMPRESE SOCIALI COSTITUITE IN FORMA DI SOCIETA’, NONCHE’ SOSTEGNO DELLE ONLUS ISCRITTE ALL’ANAGRAFE” e indicando il codice fiscale di CVCS: 91000280312;
2) Inserisci la scheda in una busta chiusa;
3) Scrivi sulla busta “SCHEDA PER LA SCELTA DELLA DESTINAZIONE DEL 5 PER MILLE DELL’IRPEF” e indica il tuo cognome, nome e codice fiscale;
4) Consegnala a un ufficio postale (che la riceverà gratuitamente) o a un intermediario abilitato alla trasmissione telematica (CAF, commercialisti…).

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Campagna 070. Il mondo ha fame. Di sviluppo.

La Campagna 070 è stata lanciata in dicembre del 2021 con l’obiettivo di chiedere al nostro Paese, in particolare al Parlamento e al Governo, impegni concreti per destinare lo 0,70% del reddito nazionale lordo all’aiuto pubblico allo sviluppo (APS), così come sottoscritto dall’Italia 50 anni fa in sede ONU e rilanciato con l’Agenda 2030. A sua volta la Legge 125/14 sulla Cooperazione Internazionale allo sviluppo quando scrive che “è parte integrante e qualificante della politica estera dell’Italia”, considera essenziale investire risorse adeguate. La cooperazione è infatti un elemento fondamentale per tessere relazioni internazionali e politiche di sviluppo tra le Istituzioni e le comunità locali per la pace e la giustizia sociale e climatica. In tal senso è urgente destinare alla cooperazione le risorse necessarie per mantenere fede agli impegni internazionali e per costruire società eque, solidali, fondate sulla pace e sulla tutela dei diritti. La campagna è promossa da Focsiv, AOI, CINI e Link 2007, con il patrocinio di ASviS, Caritas Italiana, Forum Nazionale del Terzo Settore e Missio.

Bando CORPI CIVILI DI PACE

E’ attualmente aperto il bando di candidatura CCP con scadenza alle ore 14.00 del 30 giugno 2023.

Ecco la scheda sintetica del nostro nuovo progetto CCP in Costa D’AvorioSentiers: percorsi di reinserimento sociale di minori e giovani emarginati e in conflitto con la legge

L’istituzione dei Corpi Civili di Pace rappresenta un passo importante che pone le basi per la realizzazione di una più ampia e strutturata “difesa civile, non armata e non violenta” in situazioni di conflitto e di emergenze ambientali. La legge n. 147 del 2013 (Legge di stabilità 2014) ha previsto l’istituzione in via sperimentale di un contingente di corpi civili di pace destinato alla formazione e alla sperimentazione della presenza di 500 giovani volontari da impegnare in azioni di pace non governative nelle aree di conflitto o a rischio di conflitto o nelle aree di emergenza ambientale.

I CCP si impegnano a rispettare i seguenti principi etici: nonviolenza, ownership locale, terzietà nel conflitto, indipendenza, diritti umani, non discriminazione ed equità di genere, responsabilità (accountability), trasparenza e integrità. La sperimentazione si realizza secondo la normativa del servizio civile nazionale.